“Flexia è un gioco di percezioni tra il visibile, materico e colorato, e l’invisibile che diventa luce”.
Ispirata alla papiroflexia, la tecnica usata per piegare il papiro, Flexia richiama l’arte giapponese degli origami.
Flexia nasce dall’incontro tra il know-how illuminotecnico di Artemide e l’esperienza nella progettazione sostenibile di Mario Cucinella, il cui lavoro persegue una costante attenzione ai temi della sostenibilità concepita secondo un approccio olistico e declinata ad ogni scala di progettazione.
La sezione del pannello acustico controlla il riverbero assorbendo le onde sonore riflesse nell’ambiente, mentre, la tecnologia brevettata di Discovery, nata da una ricerca di Ernesto Gismondi sulla qualità della luce che anima la superficie emittente trasparente, genera un’emissione diffusa di luce uniforme e confortevole che rispetta anche le norme UGR per l’applicazione negli spazi del lavoro in qualsiasi posizione di installazione.
Le ali flessibili di Flexia sono dotate di un meccanismo di rotazione da 0°a 15° a 30°, le possibili inclinazioni e posizioni aiutano a calibrare l’interazione con l’ambiente; forma, materiali e densità sono selezionate per lavorare principalmente sulle frequenze del parlato umano; il risultato è una bellezza che deriva da un’intelligenza parametrica e funzionale.
A questo si accompagna un’attenta scelta dei materiali; in particolare la parte fonoassorbente è realizzata con fibre riciclate: il tessuto esterno proviene al 100% da bottigliette di PET mentre il pannello interno deriva da materiali di scarto.
Flexia è stata disegnata per migliorare la qualità degli ambienti, generando una combinazione efficiente per ogni esigenza di illuminazione, l’accostamento di più moduli può comporre paesaggi basati su principi di luce e suono perfettamente misurati.