Nato nel 1933 a Bologna, Giancarlo Mattioli è stato un designer italiano, architetto, urbanista, ritrattista, uomo e intellettuale, arrivato al successo durante gli Anni Cinquanta e Sessanta. Allievo al liceo artistico, non ha mai smesso di coltivare la passione per il disegno a fil di penna trasmessagli dai suoi maestri. Si laurea in architettura a Firenze e nel 1961 fonda il Gruppo Architetti Urbanisti "Città Nuova" insieme a Pierluigi Cervellati, Umberto Maccaferri, Franco Morelli, Gianpaolo Mazzucato e Mario Zaffagnini.
Nel 1965 partecipa, con il Gruppo Architetti Urbanisti "Città Nuova" al concorso “Studio Artemide Domus di Milano”, tramite il quale Artemide e Editrice Domus desideravano scoprire nuovi modi di concepire la lampada come oggetto luminoso.
Il progetto presentato è una lampada ispirata alla forma di una medusa, dove Mattioli e i professionisti del Gruppo hanno lavorato a nuovi modi per ottenere una luce ambientale discreta, con un apparecchio che facesse dimenticare la presenza della lampadina.
Il progetto risulta il vincitore e la lampada viene messa in produzione nel 1967 con il nome Nesso; si rivela un’icona emblematica di quegli anni ed ha una lunga fortuna, testimoniata dal fatto che è parte della collezione permanente del Museum of Modern Art (MOMA) di New York.
Progettista di classici moderni, Mattioli non ha paura di pensare fuori dagli schemi: intellettuale di autentica passione civile, è anche il tecnico che dalla fine degli Anni Sessanta firma storici piani urbanistici del Comune di Bologna. Vi fu chiamato dall'allora assessore Giuseppe Campos Venuti, e vi è rimasto, in forza e al vertice degli uffici tecnici, senza interruzioni fino al 1999: ha partecipato al piano per il centro storico e al piano per la collina, al piano per la zona industriale, al piano regolatore del 1985-89, al nuovo nodo ferroviario.
Si è spento nel 2018, all'età di 85 anni.