Nato in una famiglia della media borghesia milanese, Vico Magistretti frequenta il liceo classico Parini per poi iscriversi, nell'autunno del 1939, alla Facoltà di Architettura del Regio Politecnico di Milano. Tra il 1943 e il 1944 si trasferisce in Svizzera dove, nel Champ Universitarie Italien di Losanna, ha modo di seguire alcuni corsi accademici. Risale a quel periodo la sua frequentazione con Ernesto Nathan Rogers, persona chiave nella sua formazione intellettuale.
Nel 1945 torna a Milano dove si laurea in Architettura presso il Politecnico. Inizia subito l'attività professionale nello studio del padre, l’architetto Piergiulio Magistretti, in via Conservatorio.
Gli anni ‘50 sono fervidi di iniziative e di innovative proposizioni da parte del giovane architetto che, in breve tempo, si conferma una delle più brillanti presenze fra gli esponenti della "terza generazione".
Negli anni successivi l'attività di architetto è sempre più affiancata da quella di designer con la progettazione di arredi e oggetti che rimarranno dei "classici" della produzione contemporanea. È l'epoca del Municipio di Cusano Milanino (1966-69), del quartiere Milano - San Felice (1966-75, con Luigi Caccia Dominioni), della casa in piazza San Marco (1969-71), ma anche del premio “Compasso d'Oro” per la lampada Eclisse (1967). A partire da questi anni inizia la sua collaborazione con importanti aziende, quali Artemide, Campeggi, Cassina, De Padova, Flou, Fontana Arte, Fritz Hansen, Kartell, Olivari, Oluce, Poggi, Schiffini Mobili Cucine, Gebrüder Thonet Vienna.
Sue opere di design sono esposte presso la collezione permanente del MOMA di New York e presso numerosi altri musei in America e in Europa. Nel campo architettonico si ricorda la sua designazione a membro onorario del Royal College of Art di Londra, dove è stato anche "visiting professor". Ha, inoltre, partecipato a mostre e conferenze in Europa, Giappone e Usa.