Angelo Mangiarotti nasce a Milano il 26 Febbraio 1921.
Nel 1948 si laurea in architettura al Politecnico della stessa città. Negli anni 1953-1954 svolge attività professionale negli Stati Uniti partecipando, tra l’altro, al concorso per il "LOOP" di Chicago. Durante questo periodo di permanenza all’estero conosce Frank Lloyd Wright, Walter Gropius, Mies van der Rohe e Konrad Wachsmann.
Nel 1955 di ritorno dagli Stati Uniti, apre uno studio a Milano con Bruno Morassuti fino al 1960, inaugurando nel 1989 la sede di Tokyo.
Mangiarotti affianca all’attività professionale, le cui opere sono pubblicate su libri, riviste specializzate e quotidiani, una intensa attività didattica svolta nelle Università italiane ed estere, tenedo numerosi seminari e conferenze a livello internazionale.
L’attività progettuale di Mangiarotti, i cui fondamenti teorici sono stati espressi nel libro intitolato "In nome dell’architettura" e pubblicato nel 1987, tende ad evidenziare le caratteristiche intrinseche di ogni oggetto, in quanto solo una progettazione "oggettiva" è in grado di evitare prevaricazioni nei confronti della propria utenza per diventare invece riconoscibile collettivamente. Il linguaggio architettonico diventa l’espressione di un nuovo rapporto tra uomo e ambiente, mentre nell’attività di designer Mangiarotti riserva un ruolo molto importante alla ricerca plastica. Obiettivo della sua ricerca, condotta sempre nel rigoroso rispetto delle caratteristiche della materia, è la definizione della forma dell’oggetto come qualità della materia.
Muore a Milano il 30 Giugno 2012.